All’alba

I gabbiani ammutoliscono all’alba
cessano il loro volgare bercio
e s’inchinano a sua maestà il Sole
che silente s’alza dal lato opposto
del bagnasciuga ove riposano le ali
nella finezza dei colori dell’alba
gente sguaiata urla indemoniata
i rumore del camion dei netturbini
alletta il mondo dormiente ai suoi fini
all’alba ammutoliscono i gabbiani
ma è solo il timore d’incattivir il sole
lenta si sveglia la città dal sonno
stropicciata ognuno torna al suo posto
ingranaggio d’orologio imperfetto.

I gabbiani metronomo del giorno
accordano in coro il loro stridio…

Alba

La vecchiaia, le irrisolte domande

La vecchiaia attorciglia
il corpo e la mente,
come un bieco serpente
ripiega le case e cose,
il mondo su se stesso,
nega le gioie del sesso
confonde orizzonti e mete,
lascia sul corpo piaghe,
prosciuga l’amicizia e l’amore,
trasporta in un nero deserto
di sabbia bollente, da sete.

La vecchiaia trasmuta e distorce,
amplia i disagi riduce gli agi,
non v’è medicina a guarirla,
essa è una dolce condanna
senza sbarre né prigione,
senza ora d’aria al biondo sole
col sollievo d’un compagno,
a quattro zampe cane o gatto
poco importa, un amico discreto
di cui prendersi cura: un figlio
senza grandi delusioni o tormenti.

La vecchiaia è triste e farraginosa
è un mare in quieta amara tempesta
monotona pianura grigia e nebbiosa
cima di montagna gelida ed innevata
meta agognata a fatica conquistata
punto d’arrivo per tanti inarrivabile
il fato ancor giovani li ha portati via
con il desiderio un dì d’esser vecchi
attorniati da un miriade di nipoti
colmi di curiosità: irrisolte domande…

Clint

Iti

Se n’è andato Lucio
se n’è andato Leonard
tutti gli altri sono canuti
s’aggrappano alle note
s’aggrappano alla poesia
ai loro pochi capelli non caduti.

Il tempo fugge e non da scampo
lascia dolore, come scia chimica
come traccia crudele e cinica,
del suo ineluttabile passaggio
delle sue durissime sentenze
le condanne all’oblio per l’eternità.

Il ticchettio implacabile e spietato
segna ogni nostro pensiero o gesto
corriamo per monti valli e oceani
lasciamo un filo rosso ben intrecciato
lungo il tortuoso sentiero della vita
colmo d’aghi e delicati sentori di rosa.

Siamo tutti, comete in disperata fuga
fuga da un ineluttabile destino…

cometa-41P

Il breve passaggio

Troppo coraggio ti frega
meglio se fossi stato
“un chiagni e fotti” partenopeo
ma sono di sangue siculo
il dolore non mi fa paura
la sua soglia è molto alta
appena questo s’accenna
stringo i denti e raccolgo
nel profondo della mente
briciole d’acciaio da mordere.

Il soffitto pallido e triste
d’una stanza cupa d’ospedale
m’è stato spesso (troppo) compagno
notti insonni ad accartocciarsi
tra le bianche lenzuola odoranti
di naftalina e betadina
e sindoni di vecchie piaghe
rimarginate e trapassate
verso il paradiso o l’inferno.
Siamo solo di breve passaggio…

Scala

La poesia, è la mia unica difesa!

Allorché i tempi sono guerreschi,
le parole armi ed armarsi
hanno una erre di troppo,
la poesia, è la mia unica difesa!
il mio scudo, la mia ascia, mia arma,
armatura che nessuno scalfisce,
allorché troppo sangue scorre
sulle strade; sui sentieri; del mondo
che appare impazzito, preda del demonio
la poesia, è la mia unica difesa!
il mio scudo, la mia ascia
armatura che nessuno scalfisce.
Allorché i tempi sono guerreschi,
le parole armi ed armarsi
hanno una erre di troppo,
la poesia, è la mia unica difesa!
il mio scudo, la mia ascia, mia arma…

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Il suo canto migliore

La parete nord d’ogni uomo
nasconde le ferite e dolori,
la parete nord d’ogni uomo
cela il suo lato crudele e maligno,
siamo roccia friabile e fragile,
di granito abbiamo ben poco
perché questo eclissa il cuore,
noi siamo obesi di vane parole
preghiere al vento: illusioni,
riti stanchi senza più senso
ripetuti per meccanica abitudine.

La parete sud d’ogni uomo
raccoglie i caldi raggi del sole,
accoglie i sorrisi gli abbracci
protegge la pianura i raccolti
è il suo canto migliore…

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Fiammella fioca

Mia madre, fiammella fioca
come leonessa ferita
alla vita tenace, s’aggrappa
ed io, vecchio come lei
da lei, a cui assomiglio
prendo coraggio e forza,
coraggio che essa m’ha offerto
con parole dolci o piccanti,
col suo esempio sottomesso
fragile solo in apparenza
è colonna portante di vita
vita che lei, per amore mi diede,
ed io che son vecchio come lei
vorrei donarle un soffio di vita.
Siamo comete: nessuno è eterno…

cometa-lovejoy

Un anno son cento

Un anno son cento
il passo ancora più lento
le spalle non certo erculee
cagionevole la mia salute
verrà un giorno non lontano,
in cui dovrò dire un addio
a molte cose per divino fato
salvate, esse che pensavo
per sempre spacciate e perdute
distrutte in qualche macero,
rivivono invece in un borgo
abbarbicato su un colle
una corona di verde smagliante
una pace e serenità assoluta
d’altri tempi ed altra umanità:
un viaggio nel tempo…

gerfalco02

Il mio dolore tra la gente

Certe mattine serene e luminose
la gamba pesa come un monte,
urla come branco di scimmie
certe mattine, è buco nero dell’anima,
ed i pensieri sfiniti svolazzano
tra un ago ed una spilla d’oro,
conficcata nella testa confusa.

Certe notti i versi dormono cupi
lasciando terreno aperto ai lupi,
incubi perversi il corpo attraversano
sputando il loro perverso veleno,
la gamba turbata in pietra si muta,
la pietra è fragile cristallo trasparente
traspare il mio dolore tra la gente.

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