Troppo coraggio ti frega
meglio se fossi stato
“un chiagni e fotti” partenopeo
ma sono di sangue siculo
il dolore non mi fa paura
la sua soglia è molto alta
appena questo s’accenna
stringo i denti e raccolgo
nel profondo della mente
briciole d’acciaio da mordere.
Il soffitto pallido e triste
d’una stanza cupa d’ospedale
m’è stato spesso (troppo) compagno
notti insonni ad accartocciarsi
tra le bianche lenzuola odoranti
di naftalina e betadina
e sindoni di vecchie piaghe
rimarginate e trapassate
verso il paradiso o l’inferno.
Siamo solo di breve passaggio…
che dire…c’è tutta la forza e la determinazione di Emilio in questa poesia.
"Mi piace""Mi piace"
Grazie cara!
"Mi piace""Mi piace"