I gabbiani ammutoliscono all’alba
cessano il loro volgare bercio
e s’inchinano a sua maestà il Sole
che silente s’alza dal lato opposto
del bagnasciuga ove riposano le ali
nella finezza dei colori dell’alba
gente sguaiata urla indemoniata
i rumore del camion dei netturbini
alletta il mondo dormiente ai suoi fini
all’alba ammutoliscono i gabbiani
ma è solo il timore d’incattivir il sole
lenta si sveglia la città dal sonno
stropicciata ognuno torna al suo posto
ingranaggio d’orologio imperfetto.
I gabbiani metronomo del giorno
accordano in coro il loro stridio…
Fortunati i gabbiani che non hanno il vincolo di appartenere all’ingranaggio imperfetto e rispondono solo alla natura… Buondi Emilio!
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