Malgrado il dolore costante
filo rosso della mia esistenza
non riesco e nemmeno voglio
stare fermo ad attendere la morte
a pranzo mi preparo da mangiare
anche se egli urla e punge profondo
con la sua aguzza spada acuminata
o mentre svuoto la lavastoviglie
compito che mi sono imposto a casa
stringo i denti e vado sempre avanti
non gliela voglio dare per nulla vinta
lo so m’accompagnerà sino al sepolcro
gli farò mangiare i vermi e la terra
li dovrà apprezzare ed abbracciare
son fedeli ed attenti suoi servitori…
giusto Emilio, bisogna sfidare a duello i nemici della vita, e sempre incutere loro paura, la stessa con cui vorrebbero piegare chi si lascia vincere già dalla sofferenza.
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