Il fantasma che c’è in me
tu appena intravedi
tra ogni gesto quotidiano
ed il banale ripetersi
di parole e d’innocui gesti
che il ripetersi all’infinito
minimizza ogni cosa
rendendola spettro sbiadito.
Anche il dolore scolorisce
il rosso sangue in pastello
pastello su carta grezza
grano spesso come monti
costringendo i fragili pensieri
le friabili parole incomprese
ad ardite scalate su scogliere
erose da scure mareggiate.
Tu né intravedi appena l’ombra
che s’allunga sul bagnasciuga…