Il mio corpo fragile
ha lo spessore delle nuvole
un sottile alito di vento
lo getta pesantemente a terra
e da lei lui non si solleva
se non con l’aiuto d’un buon cristiano
che incroci accidentalmente
il suo incerto e lento passo
la mia unica forza e vigore
mia colonna portante sostegno vitale
della mia sofferente esistenza
è la mia mente con la sua protesi
di silicone mia ancora di sopravvivenza
mio faro nelle nebbie del purgatorio
che mi salva dal trapasso terminale
io sono fatto solo di mente acciaccata
ricordi vani e imprecisi vaghi e bui
la mia lotta impari con il mio passato
che come una gamba di legno
sovente barcolla traballa e inciampa
su dei minimi dettagli temporali.
La mente è la mia forza!