Cosa attendiamo?
Un vento di sabbia
a spazzare via la rabbia?
Una straripante marea
che copre e annega
ogni amarezza che ci lega?
Che cosa attendiamo
dai giorni uguali come matrici
di forme a noi nemiche
trattandoci come formiche
impazzite nel buio formicaio
che affonda nella terra dura.
Chi ci attende aldilà della porta
soglia verso uno sconosciuto
ignoto universo oscuro o lucente
schiere di candidi d’angeli alati
o legioni di demoni affamati?
Ho già beffato madama morte.
Non la temo, conosco il suo volto.